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mercoledì 18 maggio 2011

Rock Moments #1 - 14 gennaio 1978

Il bus arrivò finalmente a San Francisco, Johnny fu il primo a scendervi. Completamente zitto, con lo sguardo perso nel vuoto sembrava quasi si stesse isolando da tutto quello che lo circondava, sembrava quasi stesse già guardando oltre, alla ricerca di un qualcosa di diverso, di più vero, di nuovo.
Non sopportava più queste situazioni, nulla li dentro era più suo.

Quando il suo pensiero tornò a focalizzarsi su San Francisco e sul loro spettacolo ebbe un sussulto, ebbe quasi l'impressione di non aver respirato per ore. Diede un'occhiata alla struttura, sentiva nell'aria quella spasmodica attesa che precedeva lo show.

Sid lo urtò involontariamente e gli sorrise, Jhonny non riuscì a ricambiare, non ne era in grado, l'eroina si stava mangiando il suo più grande amico e tutti attorno anzichè aiutarlo fomentavano questa suo autolesionismo. Era troppo, davvero troppo.



Ormai il concerto era agli sgoccioli, restava una sola canzone e poi tutto sarebbe finito, per sempre. Aveva chiesto di chiudere con una cover, non si stupì del fatto che nessuno gli chiese come mai volesse così, voleva così, doveva essere così. Respirò a lungo nel tentativo di tirar fuori la grinta che per tutto il concerto aveva tenuto per sè. Non seppe mai se ci riuscì ma per lui quella canzone significava qualcosa di importante, qualcosa di definitivo.

La canzone finì, Johnny si sentì libero, leggero ma allo stesso tempo distrutto, debole e insignificante, si sedette sul bordo del palco guardò il pubblico fece una risata amara, piena di disgusto e disse:"Avete mai avuto la sensazione di essere stati imbrogliati?!?", restò qualche secondo in silenzio, a lui parve un'infinità, infine urlò:"Buonanotte", lanciò con tutta la forza che aveva il microfono sul palco e se ne andò per non tornare mai più.

Questa è la storia di Johnny Rotten e dei Sex Pistols, in realtà l'ho inventata, nel senso che fu davvero l'ultimo concerto di Rotten e pronunciò davvero queste frasi, ma ho voluto giocarci un po' provando ad immaginare cosa potesse passare per la testa di un personaggio del genere.
Benvenuti nella mia personalissima e perversa rivisitazione dei momenti che hanno segnato la storia della musica, potrebbe essere l'unico "episodio" come potrebbe diventare il primo di una lunga serie, questo non lo so, sta anche a voi decidere, nell'attesa:



B.

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